La Grande di Cravasco

Campomorone

La falesia "La grande di Cravasco" è situata a Cravasco, sopra Campomorone nel comune di Genova, in Italia. È una palestra di roccia storica immersa in un'area d'ameno Appennino che incanta gli scalatori di ogni estrazione. La falesia è gestita e mantenuta dal gruppo A.S.D. Cravasco Climbing, un'associazione sportiva che promuove attività culturali, ricreative e di solidarietà legate all'alpinismo, all'arrampicata sportiva, all'escursionismo e alla tutela ambientale.

La storia di Cravasco Climbing ha avuto origine dal primo gruppo "Amici di Cravasco", che è cresciuto fino a diventare questa entusiastica realtà. L'associazione collabora con diverse organizzazioni, tra cui le sezioni CAI (Club Alpino Italiano), l'associazione Climber2000 e Boulder Factory.

La falesia è nota anche per il suo significato storico legato all'eccidio perpetrato dalle forze nazifasciste nel marzo 1945 in rappresaglia a uno scontro a fuoco con le bande partigiane della brigata volante Balilla. Tuttavia, oltre a questo triste episodio, la falesia offre molte altre ragioni per essere apprezzata, come il pittoresco villaggio rurale che si trova nella suggestiva val Polcevera. La zona è caratterizzata dalla presenza di diverse tipologie di rocce, tra cui le rocce metamorfiche occidentali della linea Sestri-Voltaggio e le marne della formazione dei calcari dell'Antola. I massi presenti nella zona, adatti alla scalata tradizionale e al bouldering, sono principalmente costituiti da metabasite.

Cravasco è diventata meta per gli alpinisti a partire dagli anni '60, e negli anni '80 i Cravasard, un team locale ispirato ai famosi Bleusards del parco di Fontainebleau in Francia, hanno contribuito alla riqualificazione dell'area. Nel corso degli anni, la falesia è stata menzionata in diverse guide di arrampicata, come "Alpinismo per gioco" e "Di sasso, di sale, di sole" di Fabio Pierpaoli, nonché in "Onde di Pietra" di Christian Roccati e Fabio Pierpaoli.

Avvicinamento

2'

Una volta parcheggiato a bordo della strada (state attenti a non intralciare il passaggio) vi troverete la falesia a letteralmente due minuti a piedi sulla vostra

Settori

6b

Il ritorno di Gulliver

★★★☆☆ (23) • 15 mt • 6 rinvii • Prima via a sinistra guardando il fungo

6c

Il tetto

★★★☆☆ (3) • 15 mt • 6 rinvii

6c

Madame Jetee

★★☆☆☆ (2) • 15 mt • 7 rinvii

6c+

Vavavuma

★★★★☆ (8) • 15 mt • 7 rinvii

7a

Tutti i tipi di tip tap

★★★☆☆ (27) • 15 mt • 7 rinvii

6c+

Ciak, si vola!

★★★☆☆ (16) • 15 mt • 7 rinvii

6b+

Lo stregatto astratto

★★★☆☆ (31) • 15 mt • 9 rinvii

5c

Riposiamoci un po'

★★★★☆ (55) • 15 mt • 7 rinvii

6c

Dusk

★★★☆☆ (6) • 15 mt • Via con partenza nel retro del fungo

6b+

Via bionica

★★★★☆ (14) • 15 mt • Via con partenza nel retro del fungo

Rimane alla sinistra del fungo

3b

Maga Magò

★★☆☆☆ (4) • 15 mt

3b

Pippi Calzamaglia

★★☆☆☆ (6) • 15 mt

3b

Diain

★★☆☆☆ (7) • 15 mt

3b

Mago Zurlì

★★☆☆☆ (5) • 15 mt

4b

Primo sole

★★☆☆☆ (5) • 20 mt

4b

Ultimo chiodo

★★☆☆☆ (6) • 20 mt

4a

C'est plus facile

★★★☆☆ (11) • 20 mt

5c

Metamorphic

★★★☆☆ (25) • 20 mt

5a

A tuo rischio e pericolo

★★★☆☆ (15) • 20 mt

4a

Giù le mani dai nuts

★★☆☆☆ (7) • 20 mt

5a

Boccaccio '70

★★★☆☆ (19) • 20 mt

5b

Così così

★★★☆☆ (19) • 20 mt

5a

Classica-mente

★★★☆☆ (9) • 20 mt

4b

Shiva-Makita

★★★☆☆ (7) • 20 mt

4a

Spacciatori di spit

★★★☆☆ (10) • 20 mt

4a

Lacrime d'amianto

★★★☆☆ (10) • 20 mt

4c

Scherzetto

★★★☆☆ (8) • 20 mt

4b

Dolcetto

★★★☆☆ (8) • 20 mt

5b

FEGG

★★★☆☆ (24) • 20 mt

5b

Gaudì V

★★★☆☆ (33) • 20 mt

4b

Chiodatori mutanti

★★★☆☆ (26) • 20 mt

4c

Cacciatori di falesie

★★★☆☆ (26) • 20 mt

6b

Romy Schneider

★★★☆☆ (51) • 20 mt

4a

Sissi

★★★☆☆ (8) • 20 mt

4c

Prigionieri del passato

★★★☆☆ (21) • 20 mt

4a

Passaggio per il limbo

★★★☆☆ (13) • 20 mt

5c

Autostop per il purgatorio

★★★☆☆ (32) • 20 mt

6a+

Modì IV

★★★☆☆ (31) • 20 mt

6b

Dalì III

★★☆☆☆ (25) • 20 mt

6a+

Sparring Partner

★★★☆☆ (46) • 20 mt

6a

Knock out

★★★★☆ (42) • 20 mt

6a

Voulez vous dancer

★★★★☆ (55) • 20 mt

Autore

Ettore Delprino

L'amore per la scalata nacque da un vero e proprio colpo di fulmine: "questo è il mio sport" pensai la prima volta che misi mano su roccia. Da allora non ho mai smesso di arrampicare, esplorare, sperimentare, fallire e ogni tanto anche riuscire!